Piaghe di decubito, come prevenirle al meglio

Le piaghe sono lesioni della pelle, le più note delle quali sono le piaghe da decubito (dette anche lesioni da compressione o ulcere da decubito). Tali ferite sono superficiali, ma possono arrivare fino a muscoli ed ossa. Ecco perché queste devono essere curate in tempo e con i giusti rimedi prima che i tessuti vadano muoiano a causa della compressione dei vasi sanguigni.

Attenzione a vesciche e abrasioni

Le piaghe nascono quando il corpo è costretto ad assumere pose innaturali a letto. I soggetti maggiormente colpiti, infatti, sono coloro che devono stare a riposo forzato per via di malattie, gravidanze, obesità grave, rottura di arti o assunzione di alcune tipologie di farmaci. Il mancato movimento favorisce il blocco della circolazione sanguigna e non permette ai tessuti di respirare a causa della troppa compressione. La zona intaccata, dunque, diventa fredda e la pelle va in necrosi: è proprio in questo momento che compaiono le piaghe. I sintomi principali sono:

• ispessimento della cute;

• perdita del colore naturale della pelle;

• eritemi;

• vesciche;

• abrasioni.

Una volta morto lo strato di cute, la necrosi scende verso muscoli ed ossa. L’ammalato può addirittura morire se non si corre subito ai ripari, quindi meglio non prendere tale fenomeno alla leggera.

Consigli per prevenire le piaghe da compressione

Le piaghe si possono prevenire così:

• cambiando spesso posizione al paziente infermo;

• idratando correttamente l’organismo attraverso acqua e cibo;

• praticando fisioterapia;

• curando scrupolosamente l’igiene personale dell’ammalato;

• seguendo le cure prescritte dal medico.

Nel caso in cui le piaghe fossero già comparse, bisogna ricorrere a prodotti antisettici e disinfettanti.