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Guida ai vaccini influenzali: perché e quando farli

Con l’arrivo della stagione fredda, la protezione della propria salute e quella dei propri cari diventa una priorità. Il vaccino antinfluenzale è uno degli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di contrarre l’influenza e prevenire le sue complicanze, specialmente per le persone più vulnerabili, come gli anziani, i bambini piccoli, e coloro che soffrono di patologie croniche. Ma perché è così importante vaccinarsi contro l’influenza? E qual è il momento migliore per farlo? Facciamo chiarezza.

Il vaccino antinfluenzale non solo riduce significativamente le probabilità di contrarre l’influenza, ma diminuisce anche la gravità dei sintomi in caso di infezione. L'influenza, infatti, non è una semplice malattia stagionale: ogni anno provoca milioni di infezioni e migliaia di ricoveri, soprattutto tra le fasce di popolazione più a rischio. Tra le complicazioni più gravi ci sono la polmonite, il peggioramento di malattie croniche come il diabete o le malattie cardiovascolari, e, in alcuni casi, può condurre alla morte.

Il vaccino è particolarmente raccomandato per gli anziani, i bambini piccoli, le donne in gravidanza e le persone con malattie croniche. Tuttavia, vaccinarsi è importante per chiunque, poiché aiuta a ridurre la circolazione del virus nella comunità, proteggendo così anche coloro che non possono vaccinarsi per motivi di salute.

Quando fare il vaccino?

Il momento ideale per vaccinarsi contro l’influenza è all’inizio dell’autunno, generalmente tra ottobre e novembre. Questo periodo è consigliato perché il vaccino impiega circa due settimane per diventare pienamente efficace, e la stagione influenzale di solito inizia a diffondersi durante i mesi invernali. Vaccinarsi presto offre la massima protezione proprio quando il virus inizia a circolare maggiormente.

È importante notare che, anche se ci si vaccina più tardi, il vaccino può ancora offrire protezione contro il virus influenzale, quindi non è mai troppo tardi per farsi vaccinare. Alcune persone potrebbero necessitare di due dosi di vaccino, come i bambini che ricevono il vaccino per la prima volta: il medico può fornire indicazioni precise su questo aspetto.

Il vaccino antinfluenzale inoltre è sicuro e ben tollerato dalla maggior parte delle persone. Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e temporanei, come dolore o arrossamento nel punto di iniezione, febbricola o lieve malessere. È importante capire che il vaccino non può causare l'influenza, poiché contiene virus inattivati o, nel caso di alcuni vaccini, virus vivi attenuati che non sono in grado di causare malattia.

L’efficacia del vaccino può variare da una stagione all’altra, a seconda di quanto i ceppi del virus influenzale circolanti coincidano con quelli contenuti nel vaccino. Tuttavia, anche nei casi in cui l’efficacia è ridotta, il vaccino continua a offrire una protezione significativa, riducendo il rischio di complicanze gravi.

Insomma, vaccinarsi contro l’influenza è un atto di responsabilità verso sé stessi e verso la comunità. Proteggersi dall’influenza significa contribuire a ridurre la diffusione del virus, proteggendo soprattutto le persone più vulnerabili. Con l’arrivo dell’autunno, ricordati di consultare il tuo medico e di programmare la tua vaccinazione. Un piccolo gesto che può fare una grande differenza per la tua salute e quella degli altri.